Matrice di Ansoff: che cos’è e a cosa serve

Sei un appassionato di marketing alla ricerca di maggiori informazioni sulla matrice di Ansoff?

Allora hai trovato la guida che fa per te.  Infatti, dopo averti parlato di cos’è il fundraising o come crearsi un lavoro, è giunta l’ora di dedicarci anche a questo tipo di strumenti di marketing.

Andremo a scoprire cosa sono le matrici, quali sono le principali e a cosa servono. Concentrandoci in particolare proprio sulla matrice di Ansoff, ma non solo.

Vuoi saperne di più? Allora non perdere i prossimi paragrafi di questo articolo, perché troverai la risposta a tutte le domande che cerchi. La matrice di Ansoff non avrà più segreti per te.

Fatte queste doverose premesse, non perdiamo tempo ed entriamo subito nel merito. Buona lettura.

La matrice prodotto mercato di Ansoff

Di cosa andremo a parlare esattamente nei prossimi paragrafi? Individuazione delle principali matrici di marketing, definizione enciclopedia della matrice di Ansoff, storia del suo inventore, sviluppo delle strategie attinenti e studi adatti per diventare un esperto della materia. Insomma, una guida più completa di così non esiste.

Matrici marketing: cosa sono

Una matrice maketing, come appunto la matrice di Ansoff, costituisce uno strumento molto importante per i direttori e i team di marketing, al fine di individuare e perseguire la direzione da prendere per ottenere il massimo risultato con le minime risorse, evitando azzardati, sprechi e investimenti sbagliati.

Ma quali sono le matrici strategiche più importanti ed utilizzate? Ecco le quattro più conosciute e maggiormente impiegate:

  1. Matrice di Boston. Fondata sul presupposto di una relazione diretta tra quota di mercato e redditività. Matrice utile a redistribuire strategicamente le risorse, anche se limitate;
  2. di Porter. Contraddistinta da un approccio assolutamente dicotomico, secondo la quale un azienda, per imporsi sul mercato, deve vendere
    i prodotti migliori o quelli al minor prezzo;
  3. McKinsey-General Electric. Concettualmente simile alla matrice di Boston. Creata sulla base di variabili aggregate che sintetizzano i diversi elementi alla base della competitività e dell’attrattività del settore;
  4. Matrice di Ansoff. Permette di determinare quattro strade per incrementare il proprio business, attraverso i prodotti esistenti o di nuova concezione da una parte, e in mercati esistenti o nuovi dall’altra.

A partire dal prossimo paragrafo andremo ad approfondire proprio quest’ultima.

Matrice prodotto mercato definizione

La matrice di Ansoff  viene chiamata anche “matrice prodotto-mercato” o “matrice delle direttrici strategiche di sviluppo”.

Nell’enciclopedia Treccani, all’interno della voce riguardante l’organizzazione industriale, si legge in merito:

«H.I. Ansoff (1965) individua l’argomento del disegno strategico, allineamento della missione aziendale rispetto all’ambiente, proprio con la definizione del business, tradizionalmente concepito secondo le due convenzionali dimensioni del prodotto/mercato ed espresso dalla nota matrice di sviluppo: a) dei mercati attuali per i prodotti esistenti (penetrazione); b) di nuovi prodotti (innovazione); c) di nuovi mercati (espansione); d) di nuovi mercati per nuovi prodotti (diversificazione)».

Se non ti è ancora estremamente chiaro non preoccuparti, continua a leggere perché saremo ancora più precisi nei prossimi paragrafi. Partendo dal principio e andando a conoscere l’ideatore di questo strumento.

Igor Ansoff: il padre dell’omonima matrice

matrice prodotto mercatoL’inventore della matrice di Ansoff, è l’omonimo ingegnere e matematico, che di nome fa Igor e che nacque in Russia, a Vladivostok, nel 1918, per poi trasferirsi negli USA con la famiglia (di origine ebraica) nel 1936. Mentre la madre era russa, infatti, il padre era un diplomatico americano.

Il giovane Ansoff si interessò fin da subito alla matematica e alle logiche ad essa legate. Negli Stati Uniti completò gli studi presso la Stuyvesant High School di New York e in seguito in ingegneria alla Stevens Institute of Technology e il Master in Scienze con una tesi sulla dinamica dei corpi rigidi.

Ma non si fermò lì. Proseguì infatti i suoi studi conseguendo il Dottorato in Teoria matematica della elasticità e plasticità presso la Brown University. E fu anche professore alla United States International University per 17 anni, portando contemporaneamente avanti un lavoro nel campo della ricerca dello Strategic Management.

Prima di imporsi nel mondo del marketing, con l’omonima matrice di Ansoff, lavorò diversi anni tra l’istituto militare americano di ricerca e sviluppo e in ambito aerospaziale. Mentre nel corso della seconda guerra mondiale fu un membro della US Naval Reserve e servì come collegamento con la marina sovietica e come istruttore di fisica presso l’Accademia navale Americana.

A cosa serve la matrice Igor Ansoff

La matrice di Ansoff serve innanzitutto alle aziende per poter classificare le strategie di crescita intensiva e diversificativa, ma non solo. Essa, infatti, aiuta anche a valutare le implicazioni in termini di mutamento delle competenze necessarie per ricercare anche il raggiungimento della crescita individuata e perseguita.

Si fonda sul presupposto che lo sviluppo di una azienda può risiedere solo in due elementi:

  1. Ciò che si vende
  2. A chi si vende

Possiamo quindi riassumere il tutto affermando che l’obiettivo della matrice di Ansoff è quello di puntare alla diversificazione e all’espansione.

Sviluppo del mercato Ansoff: matrice prodotto e processo

Inoltre, è bene aggiungere anche che essa consiste di quattro strategie:

  1. Penetrazione del mercato. Questa posizione, caratteristica della maggior parte delle imprese, vede la proposta di un prodotto esistente in un mercato esistente. Come è possibile fare questo? La strategia migliore consiste nell’attrarre i clienti dei concorrenti, grazie politiche di prezzo più competitive. Altra strategia è quella di attirare nuovi clienti tramite campagne pubblicitarie e di promozione;
  2. Innovazione o sviluppo di prodotto. In questo caso si parliamo di nuovo prodotto e mercato esistente. Quindi di un’azienda già forte all’interno di un mercato che decide di inserirvi nuovi prodotti. Riprendo un classico esempio, possiamo dire che è come se McDonald’s introduca un nuovo tipo di panino, quindi un nuovo prodotto, all’interno del settore food di cui è leader. Lo sviluppo di nuovi prodotti è di cruciale importanza per consentire ad un’azienda di rimanere competitiva e anche mantenere o consolidare un ruolo di leadership di un determinato mercato;
  3. Espansione o sviluppo di mercato. Questo è il caso in cui un prodotto esistente in un mercato viene esportato in un segmento diverso di consumatori. Questo può avvenire sia a livello geografico oppure di settore. Si tratta di una strategia meno rischiosa rispetto ad altre.
  4. Diversificazione. Il concetto è quello di trovare un nuovo prodotto e di inserirlo in un nuovo mercato. Quest’ultima è una strategia ad alto rischio che prevede anche investimenti importanti. Un rischio per il quale può però valere la candela perché in caso di successo garantisce i maggiori risultati.

E con questo siamo quasi giunti alla conclusione della nostra guida sulla matrice di Ansoff. Prima di chiudere, però, vogliamo regalarti una postilla importante.

Studi sul marketing a Rieti e non solo

Se oltre ad una veloce infarinatura sulla matrice di Ansoff vuoi diventare un esperto di marketing, devi sapere che esistono dei corsi in grado di darti tutte le competenze necessarie per perseguire questo tuo obiettivo.

In questo settore, Unicsano rappresenta un’eccellenza, erogando, tra gli altri, il Corso di Laurea in Economia Aziendale e Management e il Master di I Livello in Marketing Management. Ma questi sono solo due delle tante opportunità offerte da Unicusano. Per scoprirle tutte ti consigliamo di consultare la sezione didattica del sito ufficiale.

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E con questo siamo giunti alla conclusione della nostra guida sulla matrice di Ansoff, le strategie e gli studi sul marketing.


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