Diritti d’asilo: cosa sono e cosa regolano

Vuoi saperne di più sulle norme che regolano i diritti d’asilo?

Che tu voglia impegnarti in questo settore, scrivere un articolo di opinione in merito o semplicemente formarti un’idea più approfondita e con cognizione di causa, in questo articolo potrai trovare ciò che stai cercando. Andremo infatti ad analizzare cosa sono, cosa regolano e come gli approcci verso le richieste d’asilo siano legate alla storia dell’Unione Europea e alla legge sull’immigrazione di riferimento del Paese di turno.

Senza trascurare l’aspetto dedicato a quali sono gli studi da fare per specializzarsi i questo ambito. Ma procediamo con ordine. una lettura.

Diritto di asilo: riassunto

Nei paragrafi che seguono, andremo dunque a sintetizzare i princìpi e le fondamenta che disciplinano i diritti d’asilo in Italia e non solo. Vuoi saperne di più? Allora partiamo subito.

Asilo politico: significato

Per comprendere davvero cosa sono i diritti d’asilo e cosa regolano, occorre partire dalle basi. Ovvero dalle definizioni generali dei termini principali che ruotano attorno ad essi.

Ll’Enciclopedia Treccani descrive così il diritto d’asilo:

«Istituto che consiste nella protezione accordata da uno Stato a individui che intendono sottrarsi nello Stato di origine a persecuzioni fondate su ragioni di razza, religione, nazionalità, di appartenenza a un particolare gruppo sociale o di opinioni politiche.

Il diritto d’asilo non va confuso con lo status di rifugiato, disciplinato dalla Convenzione del 1951».

La stessa fonte, precisa anche che nella prassi viene eseguita una distinzione tra due diversi diritti d’asilo:

  1. asilo territoriale, che viene concesso dallo Stato sul suo territorio
  2. asilo diplomatico o extraterritoriale, accordato dallo Stato all’estero nelle proprie sedi diplomatiche o consolari.

Richiedente asilo: significato

In base a ciò che abbiamo detto finora sui diritti d’asilo, consegue i richiedenti asilo sono coloro i quali si trovano, per i motivi che abbiamo elencato, nelle condizioni di fare domanda d’asilo.

Richiedente asilo non è però sinonimo dei termini più generici di immigrato o di migrante, regolare o irregolare che sia. Nonostante ci sia la possibilità che il richiedente asilo giunga nel Paese d’asilo senza documenti d’identità o in maniera irregolare. In particolare attraverso i cosiddetti flussi migratori misti, composti cioè sia da migranti irregolari che da richiedenti asilo e potenziali rifugiati.

Migrante: definizione

Per completare il cerchio, andiamo a definire anche il significato di “migrante”. Secondo Wikipedia:

«La migrazione umana è un movimento di persone da un luogo ad un altro, fatto con l’intenzione di stabilirsi temporaneamente o permanentemente nella nuova posizione. Il moto è tipicamente effettuato su lunghe distanze e da un Paese a un altro, anche se è possibile la cosiddetta migrazione interna. La migrazione può riguardare individui, famiglie o larghi gruppi di persone. La migrazione umana è un fenomeno sociale dovuto a diversi motivi.

Gli spostamenti dei popoli nomadi non sono normalmente considerati come tipo di migrazione, in quanto non vi è alcuna intenzione, da parte dei nomadi, di stabilizzarsi su un posto in quanto il loro movimento è mantenuto generalmente costante».

Fatta chiarezza sulla terminologia, andiamo a vedere nel dettaglio la parte normativa dei diritti d’asilo.

Richiedenti asilo: normativa

Per quanto riguarda l’aspetto normativo dei diritti d’asilo, possiamo distinguere tra diversi gradi di diritto. A partire dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che riconosce il diritto di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni, non invocabile, però, da chi sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai princìpi delle Nazioni Unite.

A livello comunitario europeo la normativa di riferimento è il Regolamento di Dublino II, che in un certo senso disciplina anche l’asilo politico in quali Paesi si verifica. Ovvero garantisce a ogni richiedente asilo che la sua domanda venga esaminata da uno Stato membro dell’Unione Europea.

Per quanto riguarda invece l’asilo politico in Italia, questo viene garantito dal terzo comma dell’art. 10 della Costituzione, secondo cui lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Ovvero da quanto disciplinato da:

  1. Decreto legislativo n. 251/2007, adottato in attuazione della direttiva europea n. 2004/83/CE;
  2. Decreto legislativo n. 25/2008, adottato in attuazione della direttiva europea n. 2005/85/CE, successivamente modificato dal Decreto legislativo 3 ottobre 2008 n. 159;
  3. Legge 24 luglio 2009 n. 94.

Discorso a parte potrebbe meritare il diritto d’asilo in Chiesa.

Asilo politico: lavoro e studi consigliati

Qualora volessi specializzati e operate nel delicato campo dei diritti d’asilo, devi sapere che i sono alcuni corsi erogati da Unicusano che possono decisamente fare al caso tuo. Fra tutti, ad esempio, spiccano i master in Mediazione Interculturale, Metodi e tecniche per l’integrazione dei diversamente abili, Gestione delle crisi umanitarie o Tecniche di prima accoglienza.

E con questo siamo giunti alla conclusione della nostra guida sui diritti d’asilo.


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