Perché dare subito un esame difficile e NON rimandarlo?

Hai un calo di concentrazione e ti chiedi perché dare subito un esame? Di solito, gli studenti universitari tendono a rimandare i cosiddetti “esami bestia nera”, vale a dire le materie considerate più difficili del percorso. Per gli iscritti a giurisprudenza si tratta di procedura civile o diritto penale, mentre per gli iscritti a ingegneria il primo posto tra le materie più ostiche spetta a scienza delle costruzioni. Procrastinare non è mai la scelta più giusta, soprattutto quando l’esame in questione è abbastanza complesso. Scopri insieme a noi perché dovresti sostenere subito le “bestie nere” del tuo corso di laurea.

Gli effetti negativi del procrastinare gli esami

Perché dare subito un esame? Inizialmente, rimandare una prova può sembrare una cosa da poco. Semplicemente, passi a un’altra materia e hai la sensazione di procedere comunque lungo il tuo percorso universitario. Si tratta, però, di una percezione ingannevole perché gli esami restano lì fermi e diventano uno scoglio sempre più grande con il trascorrere del tempo. Ti elenchiamo qui sotto alcune delle conseguenze negative del rimandare una prova:

  • ritrovarsi a fine percorso con gli esami del primo anno
  • non avere più il ricordo fresco delle lezioni, che andranno tutte riprese
  • maggiore stanchezza mentale causata dall’aver già dato un certo numero di esami
  • riduzione della possibilità di sostenere l’esame in questione con i propri compagni di studio (che con tutta probabilità lo avranno già dato)
  • aumento della sensazione di frustrazione di fronte a una materia che avresti già dovuto dare
  • accentuazione della paura del fallimento

Purtroppo, tutti questi effetti collaterali ne producono un altro che è davvero pericoloso per gli studenti: la dilatazione dei tempi con la conseguenza di andare fuori corso. Già solo la possibilità di evitare questo rischio, dovrebbe farti capire perché è importante dare subito un esame difficile, anche quando non sei preparato abbastanza o credi di non essere preparato abbastanza. 

Rimandare esami: eccesso di perfezionismo

I motivi per cui si tende a rimandare un esame possono essere diversi. Si va da quelli banali, come la scarsa preparazione, a quelli meno scontati. Tra questi ultimi, per esempio, c’è la mania del perfezionismo. Cosa significa? Quando l’esame da affrontare è considerato complesso, si viene colti dall’idea di dover studiare tutto alla perfezione, pena il mancato superamento della prova.

Eccedere nel perfezionismo può avere come effetto controproducente l’ingresso nel tunnel “non sono abbastanza preparato”. Questo pensiero impedisce, il più delle volte, di presentarsi davanti al docente e sostenere l’esame. Se appartieni a questa categoria di studenti, devi assolutamente fare un tentativo, perché dare subito un esame difficile ti consente di evitare la frustrazione e lo sconforto. La tua situazione, infatti, è più complessa rispetto a quella di chi non ha studiato o si è preparato poco. Tu hai studiato, ma non ritieni di averlo fatto al punto da raggiungere il livello di perfezionismo che ti sei prefissato. Questa sensazione scatena insoddisfazione e abbattimento, due grandi nemici della concentrazione e della motivazione. Impiegherai così il doppio del tempo per preparare l’esame e finirai inevitabilmente per trascurare le altre materie e per ritrovarti in ritardo con le sessioni. 

Come evitare l’esagerata pignoleria

Quando fissi standard troppo alti, non riesci più ad applicare una strategia di studio finalizzata al superamento dell’esame. Il tuo obiettivo, infatti, non è conoscere la materia per filo e per segno. Quando ti metti a studiare hai uno scopo ben preciso: superare l’esame. Hai un certo lasso di tempo a disposizione, devi preparare anche altre prove e pretendere di conoscere a menadito un programma non ti aiuta a pianificare correttamente lo studio.

Ci sono, infatti, aspetti di una materia più importanti rispetto ad altri. Ti basta porti una domanda: su quali argomenti si è soffermato maggiormente il professore? Questa è già una linea guida che ti dà un’idea di cosa meriti maggiore attenzione. Prova a esercitare anche il tuo spirito critico e a valutare gli argomenti da approfondire di più. 

Qui sotto, trovi qualche piccolo suggerimento per studiare senza eccedere nel perfezionismo:

  • ridimensiona i tuoi standard e non assecondare la tua tendenza alla pignoleria
  • evita di giudicare l’esame difficile come una materia a sé stante. Consideralo solo una tappa del tuo percorso insieme a tutti gli altri esami
  • coltiva la sicurezza in te stesso e la tua capacità critica
  • adotta una strategia di studio: prendi appunti e rielaborali, pratica l’ascolto attivo durante la lezione, allena la lettura veloce, usa parole e concetti chiave per fissare gli argomenti principali

Dare subito un esame per esorcizzare la paura

Hai studiato controvoglia? Ti sei impegnato ma non sei soddisfattissimo dei risultati raggiunti? Ti sei preparato con l’ansia di non essere in grado di superare l’esame che giudichi troppo difficile per te? In tutti questi casi dovresti mettere da parte le tue convinzioni e presentarti in aula tenendo bene a mente due cose, vale a dire potresti non superarlo e stai facendo un semplice tentativo con l’obiettivo di:

  • scoprire in cosa consiste esattamente la prova
  • individuare meglio i tuoi punti deboli
  • capire quanto e come studiare 
  • rompere il ghiaccio

Presentarti con questo spirito aumenta, senza dubbio, le tue chance di superare l’esame. Magari non otterrai un voto altissimo, ma puoi sempre decidere di rifiutare e ripetere. Dovrai essere tu a fare le giuste valutazioni in base alla tua media e ai tempi. Dai comunque prima un’occhiata al regolamento universitario. Ci sono atenei che consentono di ripetere un esame senza problemi e atenei che impongono il salto d’appello. Di cosa si tratta? Poniamo che in una sessione ci siano tre date. Puoi tentare nella prima e nella terza data, dovrai cioè saltare la seconda.

Perché dare subito un esame complesso? Testi la tua strategia

Quando arrivi all’università dopo 13 anni di scuola hai un certo bagaglio di nozioni di base, ma spesso ti manca un metodo di studio. Hai semplicemente imparato delle cose, senza che nessuno ti abbia veramente insegnato come farlo. Per riuscire negli studi universitari, invece, non bisogna essere dei geni con quozienti intellettivi superiori alla media. È indispensabile avere un metodo. 

Prima di iniziare a studiare fermati un attimo e metti a punto la tua strategia. In questa fase tieni a mente che hai delle tempistiche da rispettare e che il tuo obiettivo è il superamento degli esami. Punta tutto sull’organizzazione: cosa fare, quando e come. Non guasta anche pensare che il tuo percorso dovrebbe essere sempre il più sereno possibile.

Quale prova migliore per testare l’efficacia del metodo prescelto se non l’esame più difficile per eccellenza? Se la tua strategia si rivela vincente e superi la prova, la tua autostima cresce, la motivazione si consolida e il percorso si rivela in discesa. Nella situazione contraria, invece, farai tesoro del piccolo intoppo per migliorare il tuo metodo. 

Imparare a ridimensionare il fallimento

La bocciatura dovrebbe essere un’eventualità da mettere sempre in conto. Perché dare subito un esame? Per imparare a ridimensionare il fallimento o meglio per imparare a non considerarlo tale. A tutti capita di non centrare subito gli obiettivi al primo colpo. È solo un tentativo andato male che non pregiudica il successo del secondo tentativo. Per acquisire questa mentalità evita a tutti i costi di procrastinare, perché rimandare è solo un modo per assecondare le proprie paure e ingigantire frustrazione e abbattimento.

Credits immagine: DepositPhoto.com/Stokkete


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