Tecniche di fundraising: quello che c’è da sapere

Vorresti conoscere le migliori tecniche di fundraising per finanziare un progetto?

Allora stai leggendo l’articolo giusto. In questa guida, infatti, ti informeremo su tutto quello che c’è da sapere per dare vita ad un piano strategico di raccolta fondi di successo.

Se non è un manuale di fundraising pdf poco ci manca: non avrai bisogno di scaricare nulla, ma semplicemente di leggere quanto troverai all’interno di questi paragrafi. Imparerai come attrarre investitori e donatori e, di conseguenza, come risparmiare e ottimizzare le tue risorse economiche.

L’idea ti stimola? Allora andiamo subito a capire nel merito di cosa stiamo parlando e quali sono i le tecniche di fundraising più adatte alle tue esigenze ed aspettative. Buona lettura.

Strategie di fundraising: come finanziare un progetto

Nei paragrafi che seguono, andremo dunque a svelare le varie tecniche di fundraising che potrebbero farti ottenere quei finanziamenti necessari a far partire o progredire un progetto o un’organizzazione. Ma prima di tutto, cerchiamo di fare chiarezza su cos’è, effettivamente un’attività di raccolta fondi di questo tipo.

Attività di fundraising: significato

Per poter comprendere quali sono le migliori tecniche di fundraising occorre fare un piccolo, ma doveroso, passo indietro e partire dalla definizione di fundraising.

Come chiarisce il Dizionario di Economia e Finanzi della Treccani, stiamo parlando di:

«Attività di ricerca dei fondi necessari al funzionamento di enti non profit, svolta sia direttamente da questi sia da società specializzate.

I fondi provengono da enti pubblici, imprese, fondazioni e persone fisiche, che negli Stati Uniti contribuiscono per una quota superiore alla metà del totale.

Il fund raising  è spesso favorito da agevolazioni fiscali per il donatore. La gestione del fundraising comporta la stima del fabbisogno necessario per mantenere l’organizzazione e raggiungerne gli obiettivi, la ricerca dei donatori e la scelta della tecnica idonea alla raccolta».

Per maggiori approfondimenti ti consigliamo di leggere anche la nostra precedente guida su cos’è il fundraising, nella quale troverai tutte le informazioni di base di cui puoi avere bisogno. Mentre qui, ci occupiamo della fase successiva: l’individuazione e la definizione delle migliori tecniche di fundraising, appunto.

Piano di fundraising: esempio

Andiamo a vedere adesso alcuni esempi su come fare fundraising.

In questo senso, tra le tecniche di fundraising più efficaci, possiamo citare:

  1. Il mailing. Ovvero l’invio di una richiesta per posta a un elenco di potenziali donatori;
  2. Il contatto diretto. Cioè direttamente con i possibili donatori, di persona o attraverso l’utilizzo di attività di telemarketing;
  3. L’organizzazione di eventi pubblici. Come ad esempio open day, cene, concerti, feste, gare sportive o maratone televisive;
  4. Lancio di campagne online sul sito web dell’ente o di raccolta fondi esterni e l’uso di social network.

In quest’ultimo caso, devi sapere che esistono diversi portali specializzati, gestiti da agenzie di fundraising e crowdfunding.  nel prossimo paragrafo andremo a scoprire quali sono i più affidabili.

Raccolta fondi online: siti più affidabili

Tra le piattaforme web più utili per il perfezionamento e l’ottimizzazione delle tue tecniche di fundraising e crowdfunding troviamo siti come:

  1. Rete del Dono. Tra i primissimi siti di fundraising, si appoggia a PayPal ed è davvero semplice e funzionale;
  2. Eppela. Probabilmente il portale di crowdfunding più noto, ma talmente completo da essere particolarmente adatto anche per fare personal fundraising;
  3. Ulule. Ottima piattaforma generalista di crowdfunding, vale quanto detto anche per Eppela;
  4. Il mio dono. Servizio di Unicredit, il vantaggio maggiore che offre è che le commissioni a carico del donatore sono realmente pari a zero;
  5. Buona Causa. Servizio davvero completo. Ottimo per promuovere raccolte fondi, ma anche petizioni. Inoltre essendo ben integrato con i principali social network, è un buon mezzo per fare attivismo online;
  6. Shiny Note. Diverse le funzionalità. Se sei un’organizzazione puoi promuovere una tua raccolta fondi, altrimenti puoi fare una donazione come persona fisica o addirittura proporti come volontario;
  7. Io Dono. Se si definisce il punto di riferimento del personal fundraising italiano, un motivo ci deve pur essere;
  8. Fund For Culture. Piattaforma specializzata in campagne di raccolte fondi di stampo culturale;
  9. Kapipal. Piattaforma internazionale, ma attrezzata anche in italiano. Lanciare una campagna è semplice e intuitivo.

Cercale sul tuo motore di ricerca preferito e scegli la tua preferita. Si tratta di servizi davvero utili e in grado di dare una marcia in più alle tue campagne di raccolta fondi.

Fundraising: idee e figure professionali utili

fundraising ideeMa quali sono le competenze e le figure professionali necessarie per rendere queste tecniche di fundraising davvero efficaci? In virtù di quanto detto finora, non ti sarà facile comprendere che le campagne di raccolta fondi hanno bisogno di fare affidamento su alcune competenze imprescindibili.

Primo fra tutti, è necessario avere un consulente qualificato, che abbia le idee chiare e l’esperienza necessaria per poter pianificare l’organizzazione di un piano strategico di raccolta fondi da realizzare attraverso le tecniche di fundraising più opportune caso per caso.

Altro ruolo chiave è quello ricoperto dal fundraiser. Di cosa si occupa questa figura? Ecco come lo spiega Wikipedia:

«Il professionista che raccoglie i fondi è definito fundraiser: egli deve saper gestire la relazione con il donatore, deve avere competenze nella gestione del database attraverso strumenti informatici, deve avere un’ampia conoscenza di tutte le modalità per raccogliere fondi (marketing diretto, telemarketing, invio di messaggio per posta elettronica, marketing web, faccia a faccia)».

Arrivati a questo punto, probabilmente, ti starai chiedendo come si fa a trovare queste figure professionali o, magari, come si fa a diventare tali. E proprio questo è l’aspetto che andremo ad approfondire nel prossimo, e ultimo, paragrafo di questa guida sulle tecniche di fundraising.

Master di I Livello in Fundraising: tecniche e metodologie

Se vuoi approfondire queste tematiche, o diventare un esperto di tecniche di fundraising, devi sapere che esiste un master universitario, erogato da Unicusano, che fa decisamente al caso tuo.

Si tratta, non a caso, del Master I Livello in Fundraising tecniche e metodologie. Il corso ideale per acquisire le competenze necessarie per operare in questo settore. Inoltre, essendo trattandosi di un master online, è fruibile sia da Rieti che nel resto d’Italia, grazie al servizio e-learning specifico e alle innovative piattaforme telematiche Unicusano. Caricate su queste ultime, inoltre, troverai il materiale didattico necessario da studiare.

Anche se già lavori, dunque, magari proprio in una organizzazione non profit, impresa sociale o organizzazione pubbliche, avrai la possibilità di seguire il master in base ai tuoi tempi e orari. Potrai infatti vedere e rivedere le lezioni direttamente online quando vuoi, da dove vuoi e senza alcun limite al numero di visualizzazioni consentite. Insomma: un corso che unisce la sua flessibilità unica alla qualità garantita dall’alto profilo dei docenti e degli esperti che curano la relativa offerta formativa.

Quale occasione migliore per fare un upgrade personale all’interno della tua organizzazione, senza rinunciare a quello che già hai? Il miglior fundraiser, consulente per la raccolta fondi o fundraising manager, per il tuo ente o altri, potresti essere tu.

Stesso discorso qualora fossi impegnato in tutt’altri lavori, studi, o sei un genitore e assorbito da impegni familiari che non ti consentirebbero di frequentare tutti i gironi e di presenza delle lezioni in aula.

E con questa ultima dritta sugli studi da fare per diventare uno specialista del settore, si conclude la nostra guida sulle tecniche di fundraising. Adesso tocca a te: buona raccolta fondi.


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