I 5 falsi miti sulla laurea in Scienze Motorie
Sei curioso di conoscere i falsi miti sulla laurea in Scienze Motorie? In questo articolo passeremo in rassegna le più diffuse leggende e i luoghi comuni che ruotano attorno a questo corso di laurea.
Quello sportivo è uno dei settori più redditizi, dinamici e intramontabili del nostro Paese. Negli ultimi anni ha registrato una crescita continua e le professioni ad esso relative sono richieste in tutto il mondo.
Non a caso, quello della laurea in Scienze Motorie è un percorso universitario che ogni anno attrae moltissimi studenti. Un’ottima scelta se ti sai chiedendo cosa fare dopo il liceo. Basta dare un’occhiata ai dati che rivelano quanti sono i laureati in Scienze Motorie In Italia. Questo anche perché è statisticamente provato che i laureati in quest’ambito trovano lavoro a poca distanza dal conseguimento del titolo.
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Laurea in Scienze Motorie: i falsi miti più comuni
La laurea in Scienze Motorie offre degli sbocchi lavorativi alquanto interessanti. Si tratta di un ambito di studi che sarà sempre più gettonato nel futuro, in virtù della necessità di avere professionisti che si occupino di prevenzione, salute e benessere fisico.
Vediamo allora quali sono i falsi miti sulla laurea in Scienze Motorie da sfatare.
Falso mito n.1: la laurea in Scienze Motorie è una laurea sullo sport
Si tratta di uno dei falsi miti sulla laurea in Scienze Motorie più diffusi. Sebbene sia uno dei nodi centrali di quest’ambito di studi, non è lo sport in senso stretto il vero cuore di questo percorso di specializzazione, bensì il movimento umano, nel senso più ampio del termine.
La laurea in Scienze Motorie prevede lo studio di molte materie, tra cui quelle tecnico-scientifiche.
Unicusano eroga un corso di laurea in Scienze Motorie, nell’ambito di un Percorso d’Eccellenza, articolato in un corso triennale e in un biennio specialistico finalizzati a formare operatori nei settori delle attività sportive e nei relativi contesti educativi.
Ponendo al centro lo studio del movimento e del corpo umano, esso prevede all’interno del suo piano di studi discipline come:
- Attività motoria;
- Anatomia;
- Biochimica;
- Biologia;
- Pedagogia;
- Psicologia;
- Medicina.
Ma anche materie relative all’ambito del marketing e del diritto, fondamentali per supportare i futuri professionisti nella propria carriera.
Laurearsi in Scienze Motorie significa fare l’insegnante di Educazione Fisica
La logica conclusione di quanto emerso nel paragrafo precedente è che la laurea in Scienze Motorie non prevede come unico sbocco quello di fare l’insegnante di educazione fisica nelle scuole. Sebbene, infatti, molte materie siano propedeutiche all’ingresso nelle scuole in qualità di insegnante di educazione fisica, le potenzialità di questo percorso universitario sono più di quante si pensi. Un laureato in Scienze Motorie ha tutte competenze per svolgere la propria attività sia nel settore pubblico che in quello privato. Presso palestre, centri fitness o altre strutture sportive; nell’ambito dell’intervento rieducativo, della prevenzione e dell’educazione motoria destinata a soggetti di diversa età e a soggetti disabili; nella preparazione atletica relativa a diversi sport, nella chinesiologia, nonché nell’ambito manageriale e in quello delle risorse umane.
I ruoli a cui puoi ambire dopo aver completato un percorso universitario in Scienze Motorie sono innumerevoli. Sarai tu a costruire, in base alle tue ambizioni, il percorso più adatto a te.
A questo proposito, ti consigliamo di dare un’occhiata al Master post laurea in Scienze Motorie in Gestione e organizzazione di attività sportive erogato da Unicusano.
Se sei un laureato in Scienze Motorie e un lavoro all’estero è quello a cui stai pensando, possiamo dirti che in Nord Europa, come anche in Gran Bretagna, in Australia e negli Stati Uniti, la figura del laureato in Scienze Motorie è presa in considerazione in maniera molto diversa che in Italia. Egli è infatti considerato, come effettivamente è, un professionista del benessere. Se vuoi lavorare con le scienze motorie all’estero, gli ambiti di attività saranno, ancora una volta, quello sportivo, quello riabilitativo e quello della ricerca scientifica.
Quella in Scienze Motorie è una delle lauree più facili, perché è un percorso prevalentemente pratico: due falsi miti in uno
Un altro luogo comune è che la laurea in Scienze Motorie sia relativamente facile da conseguire, in quanto essenzialmente basata sulla pratica. Molte persone pensano che gli studenti di Scienze Motorie trascorrano il proprio tempo all’Università praticando le più svariate discipline sportive, divertendosi e dedicando soltanto una piccola parte del loro impegno allo studio sui libri.
Come abbiamo visto, invece, a Scienze Motorie si studia. E anche parecchio. E le discipline medico-scientifiche che abbiamo visto nei paragrafi precedenti sono solo alcune delle materie che vanno a costituire il complesso e variegato piano di studi di uno studente di Scienze Motorie.
Se vuoi sapere se sei adatto a questa facoltà e se hai già una buona preparazione teorica di base, puoi sottoporti ad un test di autovalutazione in Scienze Motorie.
Un laureato in Scienze Motorie è anche un fisioterapista: falso
La laurea in Scienze Motorie non abilita all’esercizio delle attività professionali sanitarie di competenza dei laureati in Medicina e Chirurgia.
La convinzione secondo la quale un laureato in Scienze Motorie sia dunque anche un fisioterapista, come molti pensano, è errata. Essa nasce, molto probabilmente, dalla confusione con la figura del chinesiologo, assolutamente compatibile, invece, con il ruolo di un laureato in Scienze Motorie.
Conclusioni
Eccoci arrivati alla fine della nostra panoramica sui falsi miti della laurea in Scienze Motorie da sfatare. Speriamo di aver soddisfatto le tue curiosità e di esserti stati d’aiuto. Per ricevere informazioni utili sui corsi di laurea del Percorso Eccellenza ti invitiamo a compilare il form presente di fianco o a consultare la pagina “Contatti”.