Perché l’economia circolare in casa può farti risparmiare (e come metterla in pratica)

Vuoi sapere come mettere in pratica l’economia circolare in casa e perché può essere utile? In questo articolo di Unicusano Rieti ti spiegheremo il significato di economia circolare, su quali principi si basa e come è possibile riciclare in casa. Che tu stia preparando sull’economia circolare una tesi di laurea o che voglia semplicemente provare a risparmiare, questa guida fa dunque al caso tuo.

L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che consente di usufruire all’infinito (o quasi) di risorse limitate. In questo sistema i rifiuti non vengono più considerati come tali, ma come flussi di materiali che possono essere riassorbiti dalla biosfera o riutilizzati.

Il termine “circolare” fa riferimento ai cicli della natura. Negli ecosistemi, infatti, dalla terra crescono le piante che nutrono animali che al termine del loro ciclo vitale, decomponendosi, nutrono la terra. Allo stesso modo nell’economia circolare oggetti e materiali riacquistano “nuova vita”, venendo aggiustati, ceduti o diventando materie prime per nuovi oggetti utili, beni e prodotti.

Ma vediamo da vicino di cosa si tratta.

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Economia circolare: come è possibile sfruttarla in casa

Ti stai chiedendo che cosa si intende per economia circolare? Arriva in fondo al nostro articolo e scoprirai tutto quello che c’è da sapere.

Economia circolare: riciclare in casa

I principi dell’economia circolare contrastano con quelli del modello economico tradizionale, cosiddetto “lineare”, il quale può contare sulla disponibilità di grandi quantità di materiali e di energia facilmente reperibili e a basso prezzo.

Questo si basa sullo schema:

  • Produrre;
  • Utilizzare;
  • Buttare.

La ben nota filosofia dell’usa e getta.

Scopo dell’economia circolare è invece, come abbiamo visto, quello di estendere il più possibile il ciclo di vita degli oggetti, al fine di ridurre i rifiuti e di impattare il meno possibile sull’ambiente. Una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono reintrodotti, laddove possibile, nel ciclo economico e produttivo, generando nuovamente valore.

L’economia circolare consente di fronteggiare problemi come la scarsità di risorse, il riscaldamento globale, la gestione dei rifiuti.

A differenza dell’economia lineare, essa si basa sui seguenti principi:

  • Condivisione;
  • Prestito;
  • Riuso;
  • Utilizzo di fonti rinnovabili;
  • Riparazione;
  • Ricondizionamento;
  • Recupero e riciclo dei materiali.

Ma come è possibile applicare questo sistema alla vita quotidiana? Scopriamolo nei paragrafi che seguono.

riciclare in casaEconomia circolare e rifiuti

Quando si parla di economia circolare non ci si riferisce solamente ai rifiuti. Riciclare in casa, infatti, non significa soltanto fare la raccolta differenziata.

Significa mettere in atto delle strategie per rendere la nostra vita più semplice, abbattendo qualsiasi forma di sfruttamento, sia esso ambientale o umano.

L’economia circolare prevede delle buone pratiche per evitare gli sprechi. Se stai cercando sull’economia circolare degli esempi, ti basti pensare alla possibilità di utilizzare i rifiuti organici e certi scarti alimentari per preparare del compost domestico. Che puoi utilizzare come fertilizzante per le tue piante o per la terra del tuo giardino.

O ancora a tutte le volte che anziché comprare un elettrodomestico nuovo potresti provare a farlo riparare.

Tra gli altri esempi concreti di economia circolare da attuare in casa c’è anche quello di utilizzare un depuratore di acqua corrente, in modo da evitare di consumare acqua in bottiglie di plastica. Oppure quello di organizzare dei mercatini dell’usato o di scaricare delle app per rimettere in circolazione capi d’abbigliamento, libri o qualsiasi altro oggetto del quale vuoi liberarti, ma che è ancora in buone condizioni. E di cui magari qualcuno è alla ricerca.

O ancora, cercare di liberarsi dal possesso. Se ci sono degli oggetti che non usi o che ti accorgi di utilizzare poco (per esempio l’auto), condividili! Farai un favore all’ambiente e magari anche al tuo vicino di casa.

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La sostenibilità abitativa

Applicare la logica dell’economia circolare può voler dire anche ripensare il design dei processi, dei prodotti, degli edifici e delle città. Stiamo parlando del cosiddetto eco-design.

È infatti possibile mettere in pratica i principi dell’economia circolare nella fase di costruzione, ristrutturazione e arredamento delle nostre abitazioni. Realizzando soluzioni di design sostenibile e selezionando materiali che possano portare beneficio alla nostra salute.

Le nostri abitudini di acquisto sono spesso influenzate dal nostro stile di vita, da certi automatismi nei nostri comportamenti, dall’orientamento al risparmio e dalla difficoltà di proiettarsi sul lungo periodo.

Se è vero che nell’affrontare una spesa importante come l’acquisto o la ristrutturazione di una casa siamo spesso portati a prediligere il risparmio, è altrettanto vero che spendere una cifra più alta per dei materiali ecologici e non tossici garantisce un risparmio, in termini di durata, sulla lunga distanza. E un enorme beneficio dal punto di vista dell’impatto ambientale e della salute. Di chi ci lavora e di chi vi abiterà.

Economia circolare: vantaggi

Vuoi sapere quali sono i vantaggi dell’economia circolare? Ecco i più importanti:

  • Riduzione della pressione sull’ambiente;
  • Aumento della disponibilità di materie prime;
  • Impulso all’innovazione e alla crescita economica;
  • Incremento dell’occupazione.

Grazie all’economia circolare potremo avere prodotti più duraturi nel tempo e innovativi, in grado di farci risparmiare e di migliorare la nostra qualità della vita.

Come abbiamo visto, sul breve termine la circolarità può garantire una produttività praticamente infinita, grazie al costante riciclo e al riuso di qualsiasi materiale.

Sul lungo termine, invece, può portare alla costruzione di un futuro migliore sia per l’ambiente che per le nostre abitudini, riportandoci ad un consumo più attento e coscienzioso non solo delle risorse messe a disposizione dal Pianeta, ma anche del nostro tempo.

I limiti dell’economia circolare

Gli svantaggi dell’economia circolare sono praticamente inesistenti. La sua applicazione su larga scala presenta però sicuramente, ad oggi, dei limiti.

Mancano fondi, incentivi, regolamenti e linee guida organiche. E manca ancora una profonda consapevolezza dei suoi benefici economici e ambientali.

Sebbene, infatti, secondo l’ultimo rapporto sull’economia circolare in Italia realizzato dal CEN (Circular Economy Network), il nostro Paese si collochi al primo posto nella classifica europea per indice di circolarità, il nostro sistema economico è ancora fortemente orientato alla domanda dell’economia lineare. Ed è secondo le sue logiche che la maggior parte delle aziende e degli investitori continua a lavorare. Reperire finanziamenti sul mercato dei capitali risulta problematico. Nella maggior parte dei casi, per iniziare sono necessari importanti investimenti economici e sono ancora pochi i soggetti disposti ad investire in un lungo cambiamento anziché puntare su un riscontro economico immediato. Inoltre, a causa degli attuali vincoli normativi, risulta ancora faticoso sostituire le materie prime con quelle riciclabili.

Per queste ragioni i nuovi modelli di business possono essere tuttora difficili da implementare e sviluppare ampiamente in Italia.

Anche se numerosi passi avanti si stanno già compiendo. Sono diverse le aziende che oggi basano la loro politica sull’economia circolare, attraverso lo scambio e il riciclo dei materiali e il recupero degli scarti industriali. Ci auguriamo che riescano a crescere sempre di più.

Conclusioni

Siamo giunti al termine della nostra guida sull’economia circolare in casa. Speriamo che i nostri consigli si siano rivelati utili e che da oggi ci penserai due volte prima di decidere di buttar via un oggetto o un vestito che non usi più! Se vuoi approfondire l’argomento, ti consigliamo il libro “Che cos’è l’economia circolare” di Bompan. Buona lettura!


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