Chi è lo psicologo, come diventarlo e le differenze con lo psicoterapeuta: tutto quello che c’è da sapere sulle figure professionali in campo psicologico.

Di psicologi ne esistono di tanti tipi. Esiste lo psicologo clinico, lo psicoterapeuta, lo psicologo di base, quello infantile, lo psicologo forense, lo psicologo dello sporto, quello del lavoro, quello scolastico e lo psicologo giuridico. Insomma, si può dire che ogni settore lavorativo disponga di una tipologia di psicologo dedicato e specializzato proprio in quell’ambito.

Questo perché la psicologia è una disciplina estremamente vasta e presenta numerosi sbocchi lavorativi. Ma chi è lo psicologo? Quali differenze ci sono tra uno psicologo e uno psicoterapeuta? E come si fa a diventarlo?

Oggi daremo risposta a ognuna di queste domande.

Chi è lo psicologo.

Lo psicologo è un professionista della salute che conosce il funzionamento della mente e della psiche e che, in quanto tale, è abilitata all’uso di strumenti conoscitivi e di intervento per quanto riguarda la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione e riabilitazione, oltre che le attività di sostegno in ambito psicologico, siano esse rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali o alle comunità.

Si tratta di una figura professionale regolamentata in maniera molto rigida e accurata sia per quanto riguarda la tutela del paziente e delle sue informazioni personali, sia dall’etica professionale secondo la quale egli opera.

Attraverso strumenti e modalità apprese durante i suoi studi approfonditi e specializzati, utilizza le proprie competenze e conoscenze per risolvere un problema presentato da un committente o da un paziente.

I requisiti di base per esercitare la professione dello psicologo sono:

  • Il conseguimento di un corso di laurea quinquennale in Psicologia presso un’Università, anche telematica, riconosciuta dal MIUR;
  • Un tirocinio della durata di almeno un anno effettuato con la supervisione di un tutor professionista che sia iscritto all’Ordine degli Psicologi;
  • Il superamento di tutte le prove dell’Esame di Stato, che consente l’iscrizione formale all’Ordine degli Psicologi nella sezione A dell’Albo, solitamente della propria regione.

Come diventare psicologo a Rieti.

Per chi a Rieti intendesse affrontare un percorso accademico per diventare psicologo, la migliore proposta la offre l’Università Telematica Niccolò Cusano, presente sul territorio con il suo Learning Centre, oltre che con le piattaforme telematiche su cui tutti i corsi di laurea online e i master online sono disponibili.

Quest’ultimi sono perfetti non solo per chi voglia specializzarsi ulteriormente in una delle tante declinazioni di questo settore, ma anche per chi vuole aggiornarsi professionalmente, conciliando al meglio studio e lavoro grazie alla modalità telematica.

Il percorso accademico per diventare uno psicologo dura circa 6 anni, ma comunque richiede e prevede un aggiornamento costante delle proprie competenze, delle tecniche usate e degli strumenti.

Per maggiori informazioni rispetto a questo master, potete chiedere subito qui.

Differenze tra psicologo e psicoterapeuta.

Mentre uno psicologo si forma sempre e solo attraverso una laurea e una specializzazione in psicologia, lo psicoterapeuta proviene invece da un Corso di Laurea in Medicina. Egli, a seguito del primo ciclo di laurea, avrà frequentato una scuola di specializzazione quadriennale che lo avrà abilitato ad operare sia in merito alla diagnosi che alla cura dei disturbi psicologici. A differenza di quanto avviene per gli altri medici specializzandi però, le scuole di specializzazione per chi vuole diventare psicoterapeuta sono a pagamento.

In genere, esistono quattro tipi diversi di psicoterapeuti: il cognitivo comportamentale, il costruttivista, il sistemico e lo psicoanalitico. Essi operano secondo correnti di pensiero diverse tra loro e con strumenti differenti a seconda del campo.

Si tratta quindi di una specializzazione di una precedente laurea in medicina e si può dire che uno psicoterapeuta è uno psicologo ancor più specializzato, seppur comunque non può prescrivere psicofarmaci, azione di totale appannaggio dello psichiatra.

Ciononostante, può prendere a carico persone che soffrono di particolari patologie, come la schizofrenia, la depressione o altre patologie mentali, agendo in profondità con tecniche più avanzate e mirate.

Il dottore in tecniche psicologiche.

Esiste infine la figura appunto del Dottore in Tecniche Psicologiche. Si tratta di una figura professionale inferiore rispetto a quella dello psicologo e le cui attività svolte devono essere supervisionate da un professionista più esperto e specializzato di lui.

Tra le attività che può svolgere ci sono la somministrazione di test non diagnostici, assistere alle attività di formazione aziendale oppure svolgere compiti in qualità di educatore.

Per conseguire questo titolo sarà sufficiente laurearsi presso la triennale di psicologia, effettuare un tirocinio, conseguire l’Esame di Stato e iscriversi all’Albo. Si tratta quindi di un percorso più corto e meno specializzante. Generalmente, non si consiglia di aspirare a questo tipo di professionalità, in quanto il mercato è pressoché nullo.


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